Rrose Selavy, il 73 piedi progettato da Frers, fotografato dall'alto

Rrose Selavy, il 73 piedi progettato da Frers, fotografato dall’alto


La famiglia Bondeo e le sue barche sono un pezzo della storia della vela italiana. Un pezzo di storia al quale abbiamo reso omaggio durante l’ultimo VELAFestival. Il  Il 73 piedi progettato da German Frers, Rrose Sélavy è uno degli scafi più celebri di tutto il Mediterraneo. Rrose Sélavy è il sesto e più grande scafo della famiglia Bonadeo che porta questo nome, dallo pseudonimo del celebre dadaista francese Marcel Duchamp. Questo progetto one-off del designer argentino, realizzato in carbonio in Nuova Zelanda da Yan Cook e varato nel 2000, ha letteralmente vinto di tutto con a bordo l’immancabile Mauro Pelaschier, da sempre tattico-timoniere di famiglia.
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Al centro, Riccardo Bonadeo, durante la serata del Velista dell'anno 2015

Al centro, Riccardo Bonadeo, durante la serata del Velista dell’anno 2015


Al centro, Riccardo Bonadeo, durante la serata del Velista dell'anno 2015

Al centro, Riccardo Bonadeo, durante la serata del Velista dell’anno 2015


La vela, in casa Bonadeo, è entrata alla fine degli anni Sessanta, quando Riccardo, commercialista di Milano, classe 1939, dal 2008 commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, ha lasciato la sua attività agonistica sugli sci.
Così, dopo aver superato un severo corso di vela a Caprera, nel 1971 i Bonadeo hanno comprato la loro prima barca, uno Swan 44 tenuto come nuovo dal maestro Armando Trovajoli. “Si chiamava Fiesta, ma contrariamente alla tradizione nautica, io le ho cambiato nome, ribattezzandola Rrose Sélavy, in omaggio al pittore del movimento dadaista, del quale sono appassionato collezionista, Marcel Duchamp, che usava quello pseudonimo per firmare le sue opere”, racconta Riccardo Bonadeo. Con lo Swan 44 nel 1972 i Bonadeo partecipano alla loro prima regata, la Settimana delle Bocche, e vincono.
“Una sensazione bellissima, ci sentivamo i campioni del mondo, così decidemmo di andare avanti con questo sport e, nel 1973, vincemmo anche la Giraglia”. Negli anni, i Bonadeo hanno sempre comprato belle barche d’occasione, ribattezzate tutte Rrose Sélavy. Nell’ordine: un 43 piedi disegnato da Doug Peterson, Moonshine, trovato grazie a Lorenzo Bortolotti (con il quale, insieme anche a Lepoldo Poppi, Riccardo Bonadeo fondò la North Sails Italia) ; un 47 piedi disegnato da German Frers, Tatoosh, trovato negli Stati Uniti; e un 57′, Temptation, ancora un progetto di Frers. “Dopo Tatoosh, abbiamo sempre avuto barche di Frers”, dice Riccardo Bonadeo. “Le ultime due gliele abbiamo commissionate e fatte costruire in Nuova Zelanda da Yan Cook: nel 1995 abbiamo varato un Mini-Maxi di 65 piedi che ora si chiama Edimetra e appartiene ad Ernesto Gismondi (Presidente di Artemide SpA, ndr) ; nel 2000, il 73 piedi che abbiamo tutt’ora”.

2015-11-30T12:28:57+00:00